Karol Lanckoroński (1848-1933) è da annoverare tra gli uomini più colti dell’Europa a cavallo tra XIX e XX secolo. Nello stesso tempo fu un famoso viennese, un patriota polacco e un grande appassionato dell’Italia. Ottenne successi come archeologo, collezionista di opere d’arte e autore di preziose pubblicazioni. Il suo amore per la cultura italiana lo portò alla creazione di un’inestimabile collezione di opere d’arte accompagnata dai suoi preziosi commenti sull’arte italiana, alle imperiture pubblicazioni archeologiche su Aquileia e le città di Panfilia e Pisidia in Turchia, oppure all’interessante diario del viaggio in Italia degli anni settanta dell’Ottocento. Anche la figlia Karolina condivideva con il padre la passione per l’arte italiana, con l’unica differenza che lui ammirava più l’arte del primo rinascimento, invece lei del rinascimento maturo.
Karolina Lanckorońska (1898-2002), professore dell’Università di Leopoli, amava Roma e concentrò i suoi studi sulle creazioni di Michelangelo, Raffaello e Tintoretto. Purtroppo le turbolenze della seconda guerra mondiale la condannarono all’emigrazione e ne cambiarono le priorità. Preoccupata per il patrimonio culturale e per il futuro delle discipline umanistiche polacche, dedicò metà della sua lunga vita all’edizione delle pubblicazioni e all’organizzazione delle borse di studio per gli studiosi polacchi. Nel 1994 e nel 2000 donò ai castelli reali di Varsavia e Cracovia l’inestimabile collezione di opere d’arte di suo padre, tra le quali il capolavoro di Dosso Dossi – Giove che dipinge le farfalle.
Materiali di ricerca su Karol e Karolina Lanckoroński
The Lanckoronski Collection in Poland
Antike Elemente im Bacchus Michelangelos und in seinen Darstellungen des David
The “Odyssey” Cassone Panels from the Lanckoronski Collection